Sistemi di visione 3D Questa pagina presenta le tecniche che siamo in grado di proporre per ricostruire, misurare e localizzare oggetti in 3D. Esistono diversi approcci per risolvere lo stesso problema ed esistono varie esigenze, quindi si cerca di raggruppare per tipologia. |
Lo scopo della ricostruzione 3D è quello di rilevare la geometria 3D di un oggetto. Una fotografia normalmente ha perso l'informazione 3D ed è necessario strutturare l'ambiente per recuperare l'informazione perduta, da qui nascono i vari metodi presentati di seguito. |
La ricostruzione con linea laser è probabilmente la più conosciuta e per questo motivo esistono vari modelli di telecamere che implementano questo algoritmo a bordo. Questa tecnica consiste nel calcolare la posizione 3D della riga laser proiettata sull'oggetto poiché la posizione di telecamera e laser sono conosciute (calibrate). In questa maniera, da ogni scatto si ricava una sezione dell'oggetto, e con molti scatti si ha la ricostruzione completa. Per questo motivo è necessario che l'oggetto si sposti sotto la telecamera o viceversa. I punti di forza di questa tecnica sono molti: ha un'ottima precisione, funziona con molti materiali e se già l'oggetto è in movimento è di semplicissima installazione, sovente si fa a meno anche dei ripari utilizzando un laser infrarosso e un apposito filtro. Gli svantaggi sono principalmente dati dalla varibilità della risposta da un materiale all'altro e la necessità di movimentare il pezzo. Alcune delle applicazioni sono il controllo del cordone di saldatura, spalmatura adesivo, presenza guarnizioni, verifica stampi e altro (vedi Sistemi di Visione). |
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La luce strutturata è la categoria più generale in cui vi è anche la tecnica della linea laser. Per luce strutturata di intende un sistema telecamera + proiettore di luce, che proietta griglie, righe o altri tipi di pattern al fine di intercettare l'oggetto e ricostruirlo. Normalmente anche in questo caso si devono scattare più foto per avere una ricostruzione completa, ma molte meno rispetto alla linea. Ha i vantaggi e gli svantaggi della linea laser, ma è più interessante perché non richiede che l'oggetto sia in movimento. |
Quella del tempo di volo o 'time of flight' è una delle più recenti e non fa uso di algoritmi di elaborazione di immagini ma ha un sesore che, con una tecnologia basta sull'interferenza fornisce delle immagini di profondità. In seguito questo immagini possono essere elaborate come si fa per le altre tecniche. Questa tecnica ha il vantaggio di essere semplice, non avere bisogno di nessun tipo di luce strutturata e non ha bisogno dell'oggetto in movimento. Al momento ha una precisione minore rispetto alla linea laser. E' assolutamente la soluzione di più pronto utilizzo. Nella maggior parte dei casi questi sensori sono ancora costosi. Trova applicazione in settori come la logistica in cui si misurano colli di tutte le dimensioni. |
Questa tecnica utilizza una serie di immagini con diversa messa a fuoco per stimare la geometria 3D dell'oggetto. Solitamente è disponibile per oggetti di piccole dimensioni, applicazione per la saldatura dei circuiti, presenza assenza. |
La localizzazione 3D ha lo stesso obiettivo di quella 2D, ossia recuperare la posizione di un dato oggetto nello spazio, questa volta con 6 gradi di libertà. A differenza della ricostruzione, la localizzazione non sempre necessità di conoscere la geometria 3D di tutto l'oggetto ricercato, in quanto bastano pochi punti per recuperare la posizione di un oggetto nel riferimento mondo. Di seguito vengono elencate le tecniche più comuni. |
La localizzazione in 3 dimensioni di un oggetto non richiede obbligatoriamente di avere a disposizione una immagine 3D. In certi casi particolari si possono recuperare le 3 traslazioni e le tre rotazioni anche con una singola immagine ottenuta da telecamera monoculare standard. |
Per ritrovare la posizione di un oggetto talvolta può essere sufficiente un calcolo matematico su pochi punti dell'immagine. Se, con un image processing convenzionale o altro si riescono a recuperare con precisione le posizioni di almeno 4 punti da noi conosciuti di un oggetto nell'immagine, esiste uno strumento per calcolarne la posa. Questo strumento deve associare 4 coordinate immagine 2D alle stesse nel mondo 3D, queste ultime molto semplici da rilevare se l'oggetto non si deforma, in quanto basta misurarle a priori. Come esempio si può pensare al centro di 4 fori, agli angoli di un rettangolo, a particolari sull'oggetto facili da ritrovare e misurare con un calibro. |
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